Foto - Proveniente de Argentina - Época: Otro
Año Aproximado: 1,880
Proviene de: - Argentina
Relación parental: Otro
Otros apellidos relacionados:
Anécdotas / detalles / etc: 2 de Febrero de 1878 – Se celebra como fecha de fundación de Resistencia, Provincia de Chaco y la de llegada de los primeros inmigrantes friulanos, de la Region Friuli-Venezia Giulia, Italia, sin embargo, los estudios históricos coinciden en que la misma fue el mismo día de creación de la colonia. Estos primeros inmigrantes, fueron el pilar sobre el que se construyó buena parte de la provincia y la ciudad. Este proceso de colonización inicial fue fruto de una política oficial de poblamiento de esta región con base en la Ley de Inmigración N° 817, muy difundida en la Europa de esos años.
Si bien ya en 1875 se trazó la misma, su poblamiento recién comenzó tres años después, el 27 de Enero de 1878, fecha en la que se aprueba la mensura inicial (ejecutada por Arturo Seelstrang) y se la crea oficialmente.
La ciudad de Resistencia, fue denominada así en memoria del fortín establecido en el lugar en el que se hizo resistencia a los ataques indígenas.
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Le condizioni in Argentina dal 1880: pacificazione politica, crescita economica e trasformazioni dell'assetto istituzionale del paese promosse dal governo Roca. Infine, pur esistendo, fin dalla metà dell'Ottocento, un contesto internazionale e nazionale che favoriva il processo migratorio di massa, gli immigrati non rispondevano meccanicamente agli stimoli esterni; hanno preso la decisione di espatriare dopo aver valutato le informazioni a loro disposizione, scegliendo determinate destinazioni rispetto ad altre, e decidendo quali componenti del gruppo familiare sarebbero emigrati e quali sarebbero rimasti nel Paese di origine.
In questa prospettiva, diversi erano i modi in cui i potenziali emigranti ottenevano notizie sulle possibilità offerte dagli eventuali paesi di destinazione, e opzioni concrete a partire dalle quali prendere le proprie decisioni. Da un lato, le informazioni fornite da agenti governativi, compagnie di colonizzazione o compagnie di navigazione, e quelle che gli emigranti ottenevano attraverso i loro rapporti con parenti, amici e vicini. Dall'altro, delle reti utilizzate dai migranti basate su obiettivi pratici come ottenere lavoro e alloggio.
Parimenti, le motivazioni che li hanno spinti a lasciare la patria, pur nel quadro prevalente di povertà e assenza di offerte soddisfacenti, potrebbero essere diverse: il desiderio di migliorare le proprie esperienze professionali; la ricerca del risparmio per evitare la proletarizzazione del gruppo familiare nel paese di origine; o il disagio dovuto a un'emarginazione sociale o politica senza la prospettiva di adeguati sbocchi locali, rispetto a occasioni più ambite in altri luoghi e troppo spesso decantate a lungo.
Quali sono stati i paesi da cui sono partiti più emigranti?
A partire dalla seconda metà dell'Ottocento i principali paesi di emigrazione furono quelli dell'Europa meridionale - Italia e Spagna - e dell'Europa centro-orientale, aree che acquisirono un netto predominio nei movimenti transoceanici, compresi quelli verso il Nord America.
Gli emigranti si recavano nei diversi porti a seconda della vicinanza ai luoghi di origine e delle agevolazioni che le diverse compagnie offrivano. Sono partiti per lo più da Genova, Trieste, Napoli,
Le differenze sociali diventano evidenti dal momento dell'imbarco sulle navi. Edmundo De Amicis ne ha lasciato una drammatica testimonianza nel suo libro Sull'Oceano. Dice De Amicis: "Il contrasto tra l'eleganza dei passeggeri di prima classe, le tute, le cappelliere, insieme a un cagnolino, che attraversava la folla di disgraziati: volti e vestiti di tutte le parti d'Italia, robusti operai dagli occhi tristi, Vecchi cenciosi e sporchi, donne incinte, ragazze allegre, ragazzi ubriachi, farabutti in maniche di camicia, stanno in piedi, prostrati dal sonno e dalla fatica. avevano passato l'infanzia, (...) sacchi e valigie di ogni genere in mano o sulla testa, fagotti di coperte e materassi sulla schiena e il biglietto con il numero della sua cuccetta premuto tra le labbra (... Erano trascorse due ore dall'inizio dell'imbarco, e l'immensa nave sempre immobile (... Avvenne n gli emigranti davanti a un tavolino, accanto al quale rimaneva seduto il commissario di bordo, il quale, radunandoli a gruppi di sei, detti ranches, ne annotava i nomi su un foglio stampato (...) in modo che con esso in mano, alle ore indicate, andava a cercare cibo in cucina.
La mattina del 27 gennaio 1878, data storica nella provincia del Chaco, in Argentina, Serefino Geraldi segnlava che la colonizzazione sentisse il segno della pace e l'integrazione tra il popolo aborigen con gli immigrati italiani fosse in sintonia.
Le colonizzazione governata dal segno della pace e dell'integrazione, poiché gli immigrati che arrivavano avevano buoni rapporti con gli indigeni della terra, che consideravano simili. I contadini italiani che arrivarono nel Chaco conoscevano l'ingiustizia e la sofferenza, poiché nel 1877 l'Italia si era scrollata di dosso per poco tempo il giogo austro-franco-borbonico e non avevano alcuna possibilità di migliorare in patria (proprio come i loro predecessori) perché le terre che abitavano erano di proprietà di grandi proprietari terrieri che non vendevano lotti, cioè sarebbero stati sempre affittuari, per questo motivo, quando li raggiunse la propaganda della Legge 817 di Immigrazione e Colonizzazione appartenente alla Repubblica Argentina, optarono per vieni nel nostro paese.
“Nella mattina del 27 Gennaio 1878, senza dubbio, è il dato storico più trascendente del Chaco, poiché da quel giorno nacque, praticamente la città di Resistencia, da lì in poi ebbe luogo la costruzione reale e di tutto il Chaco come terra colonizzata …”
Così scrive lo storico Seferino Amelio Geraldi che "se mi preoccupai di correggere affermazioni erronee, come quelle relative all'origine del nome "Resistenza" o della data di arrivo e composizione del primo contingente d'Italiani" e indica una colonizzazione governata dalla pace e dalla sicurezza dell'integrazione, poiché gli immigrati giunti hanno avuto buone relazioni con i nativi del territorio, che hanno ritenuto simili.
Il 1° dicembre 1877 lasciarono il porto di Genova sul piroscafo Sud-América diretti alla meta prescelta, un viaggio che avrebbe riservato loro "insolite vicissitudini e sorprese". Dopo 26 giorni di viaggio sbarcarono a Buenos Aires.
Scultura che simboleggia l'arrivo dei primi immigrati italiani nella città di Resistencia, Chaco, Argentina. L'opera si trova all'incrocio dei viali Lavalle e Ávalos, a 300 metri dall'approdo sul fiume Negro.
Quando gli immigrati seppero che intendevano mandarli come affittuari nelle colonie create nelle province di Entre Ríos e Santa Fe, dissero alle autorità "che erano venuti in Argentina per lavorare ciascuno una propria fattoria, come stabilito dalla legge n. .817” che conoscevano dagli opuscoli inviati dal governo argentino in Italia. Evidentemente il temperamento e la decisione dei "nostri" immigrati hanno fatto pensare alla Commissione Immigrazione e all'Ufficio del Lavoro di trovarsi di fronte agli uomini in grado di affrontare la colonizzazione di una delle colonie delimitate dai geometri Arturo Seelstrang ed Enrique F. Foster due anni prima, così decisero di mandarli a Chaco.
Gli agricoltori italiani che arrivarono nel Chaco sapevano dell'ingiustizia e della sofferenza, poiché nel 1877 l'Italia aveva da poco scosso il giogo austro-franco-borbone e non avevano possibilità di superamento nella loro terra natale (come i suoi predecessori) perché le terre che abitavano erano di proprietà di grandi proprietari terrieri che non vendevano particelle, quindi sarebbero sempre stati inquilini, por questo, quando è arrivata a pappagallo la propaganda della legge 817 sull'immigrazione e la colonizzazione appartenente alla Repubblica Argentina, hanno scelto di spostarsi nella nostra patria.
Giovedì 17 gennaio le 39 famiglie italiane del Friuli, destinate a popolare Resistencia, sono partite da Buenos Aires per Corrientes sul piroscafo “Río Paraná” e sono giunte al porto della vicina città il 21 dello stesso mese; Rimasero a Corrientes per alcuni giorni, lì un prete della Chiesa di Nuestra Señora de la Merced interrogò gli immigrati sulla loro destinazione, quando gli dissero che era il Chaco, videro le lacrime agli occhi del prete, sorpresero gli italiani ha chiesto una spiegazione e ha ricevuto quanto segue: "Nel Chaco, tutti i tentativi di stabilirlo definitivamente sono falliti".
Giovedì 17 Gennaio, sul vaporetto “Rio Paraná” sono in partenza da Buenos Aires verso citta di Corrientes le 39 famiglie italiane, destinate alla Resistencia popolare, così giunte al porto della vicina città il 21 di questo mese; Quando rimavi per ogni giorno a Corrientes, un prete della Chiesa di Nostra Signora della Merced interrogava gli immigrati sulla loro sorte, quando dicevano che era il Chaco, il prete negli occhi videro lacrime, sorprendeva gli italiani vicino a spiesgazioni e riceveva il seguente: “Nel Chaco sono fallito tutti ho cercato di popolarlo definitivamente”.
Nel pomeriggio del 26 gennaio 1878 partirono da Corrientes per Chaco su due barche trainate da un piroscafo, ma a causa di inconvenienti sbarcarono solo il 27 gennaio. Nonostante le incertezze, la grande preoccupazione dei nuovi arrivatiera la qualità dell'acqua potabile,
La localizzazione degli immigrati con le loro famiglie era complicata perché non c'erano i segnavia ei paletti posti quando fu realizzato il percorso della Resistencia, forse perché tra quel fatto e l'arrivo dei primi coloni friulani era trascorso molto tempo; comunque molti si sono accontentati.
La localizzazione degli immigrati con il pappagallo di famiglia è complicata dal fatto che la pietra e i posti pallet quando ci sono ingorghi e confini della città di Resistencia non sono chiari, forse a causa del tempo percorso da questo fatto e dall'arrivo dei Primi abitanti friulani, comunque in ogni caso molti riuscirono ad insediarsi.
ELENCO DEL PRIMO CONTINGENTE DI AGRICOLTORI ITALIANI, CON I RISPETTIVI FAMILIARI, ARRIVATA IL 27 GENNAIO 1878 NELLA NASCENTE CITTÀ DE RESISTENCIA, ARRIVATO IL 27 GENNAIO 1878
BARBETTI, Pedro – Moglie: Catalina Gremager, Bambini: José, Juan, Dominga, Julia, Lucía, Juana, Pedro e Antonio. BARNI, Pablo Moglie: Pedronia. BIASUTTI, Luis. Moglie: Elena. BISSARO, Antonio Moglie: Maria .BORELLI, Francisco Moglie: Francesca – Bambini: Antonio, Eduardo, Santiago, Guillermo e Ludovico. BRAVO, Santiago e Moglie: Anita – Bambini: Luis, Florencio e Lola. BRUNO, Fabio (singolo) COLUSSI, Gregorio .Moglie: Giudita – Bambini: Giovanni e Pietro .COZZAROLO, Juan Bautista (nella figura del censimento “Casarole”) Moglie: Lucia Cortelli – Bambini: José, Jorge, Domingo, María e Teresa. CHILISI, José e Moglie: Monica
Bambini: Catalina, María, Ángel, Moisés e Antonio. DEFANTE, Beltrance (indicato anche come DEFANTI Beltramo) – Moglie: Catalina Peres – Figlia: Maria .DELLAMEA, Josè e bambini: Antonio, Hermenegilda, Santiago e Guillermo.DELLAMEA, María Pastovich de (Vedova) – figlio: Nicola . DELLAMEA, Pedro-D .Moglie: Maria .DELTORE, Antonio (nel censimento compare come “DELTORRE”) – Moglie: Maria- DOLCE, Luis e Moglie: Anna DREUZZI, Juan (nel censimento compare come “BRENZI”) – Moglie: Maria- Fabro, Santiago Moglie: Lucia- FILIPUTO o FILIPPUTI, José –Moglie: Antonio
Franzolini, Valentin e Moglie: Lucia - FRESCHI, Pedro e Moglie: Angela –Bambini: Luis, Luisa, Ludovico, Benjamin e Jose.- FRESCHI, Valentin – Moglie: Maria – Bambini: Erminia, Teresa, Santiago, Margarita e Guillermo
GAETANI, Juan e Moglie: Maria – Bambini: Luis e Valentin
GERALDI, Julio (in Italia: ZIRALDO, Giulio) (a) “Pleván” (era uno dei capi
degli immigrati) Moglie: Rosa Michelutti – Bambini: Francisco, Valentin e Angel GERALDI, Luis (in Italia: ZIRALDO, Luigi) (a) “Pichul Pleván” – Moglie: Maria Silvestri – Figlia: Cira
GOZZAVAGHI O GOSVICH, Francisco – Moglie: Giuseppina – Figli: Atilio, Cleonice, Luis e Guido
LAVIA, Gottardo (nella figura del censimento “LAVIEN”)- Moglie: Caterina – Bambini: Filomena, Enrique, Ana, Teresa, María, Ángel e Nicolás
MENEGHINI, Angelo (singolo) MENEGHINI, Francesco e moglie: Augusta
MINETTI o MINUTTI, Luis -ODORICO, Santo – Moglie: Regina – Bambini: Francisco, Teresa e Maria
PECILE, Antonio Moglie: Dominga – Bambini: Bernardo, Juan e Rosa
PERENO, Francisco Moglie: Emilia – Bambini: Santiago, José, María e Miguel
PEREZ, Gerónimo Alejandro (in Italia PERES, Girolamo, era il capogruppo
degli immigrati) – Moglie: Benvenuto Zoratti – Bambini: Elvira Catalina e Pedro
PEREZZUTTI, Vicente -Moglie: Rosa - Figlio: Adolfo
PEZZANO, Juan Moglie: Zenobia
PEZZANO, Luis Moglie: Luisa Dellamea – Figlia: Mariana
SABADINI, Valentin Moglie: Rosa
SENGHER, Florindo (in Italia CENGARLI, Florindo) –
Moglie: Rosa Oliva Murello (sposata per la seconda volta, senza figli da entrambi, ma portati
ciascuna delle loro prime nozze: Figli di SENGHER: María, Ángela Fedele e José. figli di rosa
MURELLO: Maria Teresa Agosto, Celestino Agosto e Celestina Agosto). Celestino Agosto ha recentemente fondato qui la sua famiglia quando ha sposato María Sengher.
STELLA, Santo – Moglie: Caterina –Bambini: Ángel, Pedrino, Ana, Maximiliano e Eduardo
TRANGONI, Josè Moglie: Maria – Bambini: Santos, Juan, Pedro, Valentin, Regina e José
VALUZZI, Matías Bambini: Vicente, Luis, Enrique e Catalina
ZAMPA, Antonio Moglie: Dominga Franzolini – Bambini: Catalina, Santiago e José
Essi insieme ai membri del Secondo Contingente di immigrati giunti in Argentina sul piroscafo "Nord-America" (dal Friuli) alla fine di febbraio 1878 e nel Chaco il 26 marzo 1878. Altre famiglie giunte in febbraio e marzo dello stesso anno e gli immigrati italiani provenienti per lo più dal Tirolo, giunti a Chaco il 19 gennaio 1879, più quelli giunti fino al 6 maggio dello stesso anno, costituirono il gruppo che diede origine e impulso al popolo di Resistencia, in loro "non troveremo statisti brillanti (...) troveremo esempi molto degni di pace e lavoro, volontà e azione, tatto ed equanimità, che sono esempi semplici ma reali di autentica grandezza umana" . A loro rendiamo omaggio e facciamo tesoro del loro esempio.
SECONDO E TERZO GRANDE CONTINGENTE:
DAL PORTO DI GENOVA È PARTITA LA MAGGIOR PARTE DEGLI IMMIGRATI ITALIANI DAL FRIULI, CHE COSTITUISCE IL SECONDO GRANDE CONTINGENTE ARRIVATO A CHACO, IN RISPONDENZA ALLA PROMOZIONE MADE IN ITALY DAL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO ARGENTINO. La nave partì il 1 febbraio 1878, arrivando a Buenos Aires 26 giorni dopo. Tra i suoi viaggiatori arrivarono i seguenti contadini che arrivarono a Chaco il 26 marzo 1878:
BARNI, Juan Bautista (BARRU è elencato nel censimento) Moglie: Teresa Bambini: Ana, Juan Bautista, Pedro e Francisco -BELIGOI o BELIGOY, Juan Moglie: Dominga Bambini: Jose, Francisco e Antonio
BERGAÑO o BERGANO, Antonio Moglie: Teresa BERGAÑO o BERGANO, Francisco
BERTOLI, Josè -BERTOLI, Giovanni e Moglie: Caterina
BOEZIO, Juan -BORGNOLE o BORGNOLI, Antonio e Moglie: Mariana Figlia: Giovanna
BRUNO, Remigio (nel censimento è Ramiro) Moglie: Filomena Bellasera Bambini: Domingo, Lucia e Julio - BRUNO, Ubaldo e Moglie: Elisabetta Monaco -CIMBARO, José e CIMBARO Catalina CIMBARO, Santiago e Moglie: Ursula Bambini: Luis, Jorge e Rosa
CIMBARO CANELLA, Santiago e Moglie: Catalina Biazzutto
CIMBARO, Valentin e Moglie: Lucia e Figlia: Erminia
DEFANE, Pablo (in Italia DI FANT) Moglie: Teresa Figlia: Maria.- DEFANTE, Maria
DEL'OSTE, Santo -FLORIANI, Domingo (nella figura del censimento FLORIASSU)
Moglie: Maria Teresa Defante
FOSCHIATTI, Pedro (TASCHIATTI è elencato nel censimento) e Moglie: Maria Dreuzzi
Bambini: Ana, Antonio, Angela e Pedro
GHISONI o GISONI, José (nella figura del censimento GLUSONI, Maso)
LAUFRANGONI, Francisco Moglie: Maria Bambini: Teodomiro e Lino
LESTANI, Giovanni Moglie: Dominga Floriani Bambini: Benvenuti, Enrique, Emilia e Lino
VIVI, Francesco Moglie: Maria Bambini: Juana e Catalina
NOBILE, Giovanni Moglie: Teresa Bambini: Hermenegilda, Ana e Luis
PEZZINI o PIZZINI, Francisco Moglie: Giulia
PUGNALE, Valentino o Valentino - PHISTER, Juan (di nazionalità francese)
RIVA, Geronimo -Moglie: Lucia
RONCO, Giovanni e Moglie: Maria -Bambini: Ana, Juan Bautista, Eugenia e Rosalinda
ROSA, Valentino Moglie: Angelo e figlia: Anna
SABADINI, Costantino Moglie: Celestina Geraldi (morta il 30 agosto 1878) Figlio: Francesco
SCORCETTI, Juan Moglie: Rosa Bambini: Dominga e Andrés
TOFFALLETTI, Santiago -Moglie: Regina Bambini: Valentin, Francisca, Domingo e Lorenzo
VENTURINI, Lorenzo VISENTIN O VICENTINI, Angelo Moglie: Leandra Bambini: Pedro, Virginia, Rosa, Maria e Giulio
YURI o GIURI, Antonio e Moglie: Anna Figlio: Giacomo
ZAMPANO, José (nel censimento compare ZABBANO; in Juan Dillon (f) compare ZAVANNO; in Tassier compare ZAVAGNO) (vedovo)
Bambini: Antonio e Maria
Da notare che alcuni degli immigrati che figurano in questo secondo nutrito contingente, come le famiglie Bruno, Sabadini e Pugnale, erano arrivati a Buenos Aires con la nave Europa partita da Genova il 1° gennaio 1878.
Altre famiglie (per lo più italiane) entrarono nella Sezione della Resistenza durante l'anno 1878, come:
DELLAMEA, Giovanni e famiglia -D'ERRIGO, Benito e famiglia -PINGET, Samuel (di nazionalità svizzera) e famiglia -CONOT o CONOU, Carlos e moglie (nazionalità francese)
PEGORARO, Juan e famiglia -PEGORARO, Luis VAZQUEZ, José Manuel (spagnolo) -
DEL NEGRO, José e moglie - DEL NEGRO, Jacob -BONMASO o DALMAZO, Gerardo e famiglia -DIFON, Juan e moglie - BULFON, Fernando e famiglia -CESARE, Juan Bautista e famiglia - DELLAMEA, Giovanni II e moglie -DELLAMEA, Luis e famiglia -DELLAMEA, Tiziano -DEGLIUOMINI o BEGLINOMINI, Agustina (vedova) - DEGLIUOMINI o BEGLINOMINI, Pietro e moglie -Fabro, Fidel -MARTINA, Antonio e famiglia - MARTINA, Ana e Mariana -PIUZZI, Pedro e famiglia -PEZZANO, Zenobia e famiglia -COMASTRI, José e famiglia -BORINO o BORRINI, Lorenzo e famiglia -
IMMIGRATI ITALIANI, PREVALENTEMENTE DALLA REGIONE DEL TIROLO (OGGI TRENTO), ARRIVANO A CHACO IL 19 GENNAIO 1879:
AZZETTI o AZELLI, Bartolo o Bartolomé Moglie: Angelo Bambini: Luisa, Julia e Juan
BANDEO o BANDES, Juan Bautista- Moglie: Ursula Bambini: Agustín, María, Dominga e Margarita
BANGHER, Carlos. BANGHER, Luis Moglie: Margherita Bambini: Carlos, Ida, Julia e Maria
Bangher, Pietro Moglie: Caterina Bambini: Gerardo e Maria -BASTIANI, Filippo Moglie: Antonio
BEARZOT, Agostino Moglie: Maria Bambini: Maria e Valentin
BEARZO, Francisco Moglie: Elisabetta -BERNARDI, Santiago -Moglie: Francesco Bambini: Lucia, Juan Bautista, Dominga e Francisco
BOBIS, Antonio Moglie: Rosa Bambini: Angel, Maria, Juan Bautista e Rosario
BONFANTE o BONFANTI, Carlos Moglie: Lucia Bambini: Juan, Rosa, José, María e Dominga
CASTELAN o CASTELLANI o CASTELLANO, Santiago Moglie: Maddalena Bambini: Catalina, María, Juan Bautista, Pedro e Ana .-CICUTTA, Josè Moglie: Maddalena Bambini: Santiago e Catalina -CICUTTA, Miguel
DALRI o DABRI, domenica Moglie: Dominga Bambini: Maria, Josefina e Palmira
DALGEGIO, Elio Moglie: Maria Figli: Maria e Fortunato DALGEGIO, José Moglie: Virginia
Bambini: Ursula, Ana, Luis, Rosa e María DALGEGIO, Pietro Moglie: Giudita Figlio: Arcangelo
DEBORTOLI o DEBORTOLE, Pedro Moglie: Rosa Bambini: Alejandro, Cacilia, Casimiro, Marcos e Ana. DELVAI o DELVAE, Antonio moglie: Carlotta Bambini: Pedro e Angela
FOGAR, Domingo (nel censimento TOGAR) Moglie: Maria Bambini: Juan e Massimiliano
FORTINI, Luis Moglie: Dorotea Rizzi Bambini: Miguel, Luisa e Libera
FRACHETTI, Bernardo (nella figura del censimento TRACHETTI) Moglie: Maria Bambini: Antonio, Francisco e Juan
GALAS, José (nella figura del censimento GALAR) Moglie: Anna Figlio: Giovanni Battista
GALAS, Valentin Moglie: Ursula Bambini: Maria, Paolo Luis e Amable
GRATEN, Juan Bautista (nella figura del censimento GRERTERA) Moglie: Caterina Bambini: Magdalena, Lucia e Angel -MARTINO, Carlo
Martina, Giovanni Battista Moglie: Maria Bambini: Carlos, Mariana, José, Luisa ed Evarista
MOTTER o MOTER, Exequiel (appare anche MUTTU) Moglie: Luisa Bambini: Luisa, Pedro, Leopoldo, Eugenio, Enrique, Victorio, Arcangel, Carlos, Quirino e Valeriano
PASAMANI o PASSAMANI, Valentin Moglie: Celeste
PASQUINI o PASCHINI, Pedro Moglie: Maria Bambini: Juan Bautista e Carlota
PERTILE, Angelo Moglie: Catalina Galas Bambini: Angel, Fortunato, Catalina, Antonio e Lima
PONTON o PONTONE, Francisco Moglie: Lucia Bambini: Ana, María, Mariana, Juana e Angela
RICCI o RIZZI, Matías SBRITZ o SVRIZ, José Moglie: Dominga Figlio: Fabio SBRITZ o SVRIZ, Jorge Moglie: Anna. SBRITZ o SVRIZ, Miguel Moglie: Caterina. Bambini: Juan, Domingo, Francisco e José. SIMONI, Patrizio Moglie: Teresa Battista Bambini: Juan Bautista, Teresa, Fortunato, Angela e Ana.-ZARDI, Nicola Moglie: Maria -Bambini: José, Virginia e Juan Bautista
ZURLO, Andrés Moglie: Rosa Bambini: Juan Bautista, Maximo, Emilio e Aulo
POI, NEL CORSO DEL 1879 FINO AL 1881, ENTRANO NELLA COLONIA DELLA RESISTENZA ALTRE FAMIGLIE ITALIANE, TRA CUI QUELLE DI:
ZAMPARO, Matias; NOVERI, José; DELLAMEA, Eugenio; BERBERI, Pedro; GIUSTI, Donato;
FOSCHIATTI, Tomás; MARCON, Andrés; MAZZARO, Matias; BULFON, Carlos; CESARE, Teresa e BOGGIO, Carlos; e altri continuarono ad entrare negli anni successivi.
Ogni 2 giugno di ogni anno la città di Resistencia festeggia il suo compleanno, quest'anno 145 anni dalla fondazione della città di Resistencia, provincia del Chaco, Repubblica Argentina, in cui quei pionieri immigrati italiani aprirono strade per l'arrivo di altre correnti migratorie e con grandi sogni e valori che portavano nelle loro valigie, hanno forgiato l'identità Chaco, lasciando il segno sulla loro scia come fondazione della Società italiana di Mutuo soccorso, nata il 1 maggio 1891, e che oggi con grande orgoglio manteniamo preservando quei valori e quei sogni che abbiamo ereditato e la ferma convinzione di preservare la sua eredità.
Agradecemos la donación de Asociación Italiana De Resistencia